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Dilo ha ventuno anni, studia a Siena ed è un ragazzo come tanti, o almeno così si sforza di apparire. Per lui ogni giorno si ripete con ritmo sempre uguale, e tra lezioni di patologia generale e turbolenti viaggi in autobus insieme all'amico Federico, Dilo pianifica l'ennesimo appuntamento, questa volta con Carolina, matricola di Biologia. Nell'attesa dell'incontro, il tempo passa tra flashback e sogni a occhi aperti: ripensa a Micol, ormai sua ex, alle giornate spese a parlare del nulla con Alessandro al bar di uno stabilimento di Ansedonia, alle uscite con Thérèse; ripensa anche ai tempi del liceo, alle mediocri e alcoliche serate in discoteca e alle borghesissime feste di compleanno. Tutto sembra ripetersi, e Dilo si sente come in un loop, in cui lui e i suoi amici non sono altro che dei figuranti. E seppur la sua vita appaia come un supplizio circolare, senza fine e senza senso, Dilo non si dispera.
